L’alimentazione del bambino costituisce, inoltre, uno degli aspetti della vita del nido che suscita maggiori ansie nei genitori ed è per questo che il momento del pasto deve essere gestito correttamente dalle educatrici d’asilo che potranno tranquillizzare la mamma non solo con consigli e parole ma anche con l’esempio concreto e quotidiano di una valida impostazione del pranzo al nido.
Anche il cambio ha molteplici valenze: è un momento di intimità e di intenso rapporto affettivo, un momento di stimolazione verbale-cognitiva, un momento di avvio all’autonomia.
È in virtù di questa consapevolezza, quindi, che deve esse trattato dalle educatrici d’asilo con la massima cura, mai con fretta e confusione.
Il sonno, infine, è un momento di forte valenza emotiva, affettiva e cognitiva per il bambino: non è un caso che il riposo al nido costituisca l’ultima fase dell’inserimento, la più delicata perché si chiede al bambino di addormentarsi fuori dal suo ambiente abituale senza la presenza rassicurante dei genitori.
Il sonno rappresenta dunque un momento individuale: ogni bambino ha strategie proprie, oggetti, posizioni, richieste personali che, nei limiti del possibile, devono essere rispettate, sia nella fase del sonno che in quella altrettanto delicata del risveglio, che deve seguire spontaneamente tempi e modalità personali.